Attenzione massima a quello che scrivi su WhatsApp: vale anche come firma contratto

Bisogna prestare la massima attenzione quando scriviamo su Whatsapp perché determinati contenuti possono valere anche come firma contratto

Whatsapp è l’app di messaggistica più popolare al mondo ed anche la più scaricata. Grazie ad essa riusciamo ad essere in contatto con chiunque, in qualsiasi momento ma soprattutto in qualsiasi luogo. Messaggi, videochiamate, messaggi vocali, emoticon e chi più ne ha più ne metta.

Whatsapp vale come contratto
Quando una conversazione di Whatsapp può valere come contratto (ffwebmagazine)

Si può dire che si tratta dell’applicazione più utilizzata, sicuramente quella alla quale accediamo appena ci svegliamo e che chiudiamo quando andiamo a dormire. È andata a sostituire le chiamate, soprattutto da quando hanno fatto capolino i messaggi vocali. Questi infatti possono essere anche velocizzati a proprio piacimento, quindi x1, x1,5 e x2.

Ultimamente l’app di Zuckerberg è in fase di aggiornamento, infatti si sta cercando di proteggere al massimo la privacy delle persone, grazie alla crittografia end to end. Se infatti qualcuno ci contatta, possiamo scegliere o meno di mostrare il nostro profilo. Quindi non tutti potranno visualizzare la nostra immagine, la nostra bio e anche le nostre stories. È anche vero che Whatsapp è un’arma a doppio taglio, quindi dobbiamo stare molto attenti a quello che scriviamo, perché può valere anche come firma contratto. Ma cerchiamo di capire nel dettaglio.

Whatsapp: quello che scriviamo vale anche come contratto

Succede ormai da anni e ancor di più dal periodo della pandemia che gli scambi di documenti avvengono con messaggi di posta elettronica o Whatsapp. Si contratta quindi via chat, può essere per poche ore o anche per intere giornate. La stipula di un contratto può avvenire anche con un semplice “Okay”.

Whatsapp contratto
Quando si può definire chiuso un contratto su Whatsapp (ffwebmagazine)

In questi casi però possono sorgere molti problemi in caso di dubbi e misundersting o anche atti di furbizia. Si può quindi mettere in discussione l’avvenuta esistenza di un contratto. Come bisogna fare quindi per provare che un contratto è andato a buon fine? Bisogna soprattutto dimostrare la validità di questo, quindi tenere conto di tutto il contenuto della conversazione e non solo la parte finale. I fraintendimenti nascono soprattutto nei contratti a distanza, ed è per questo che è importante la memoria di Whatsapp per risolvere il tutto in caso di contrasti tra il venditore e il consumatore. Grazie agli screenshot è possibile dimostrare parecchio, in quanto vengono riportate per intero le conversazioni, quindi tutto quello che si è detto. Con questo tipo di app di messaggistica riusciamo ad esprimerci meglio, in maniera meno formale, ma tutto deve essere ben chiaro al momento della chiusura del contratto.

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