Vuoi migliorare la tua memoria? Gli esperti rivelano i trucchi che ti faranno anche sembrare più intelligente

Migliorare la propria memoria è possibile eccome: esistono dei trucchetti infallibili che gli esperti consigliano. Diffida dei luoghi comuni e attieniti a questi per ricordare ogni cosa.

Alcune persone hanno un’ottima memoria e riescono a preservarla anche senza doverla allenare quotidianamente: possiamo definirlo un dono, ma anche questo, prima o poi, potrebbe iniziare a dare problemi. Pensare di poter ricordare benissimo tutto per tutta la vita è utopico. 

I metodi infallibili per allenare la memoria
Così puoi migliorare la tua memoria – ffwebmagazine.it

Per prevenire ogni problema – e non doversi trovare quindi poi a curarlo – esistono degli esercizi da mettere in pratica ogni giorno, che puoi usare come allenamento. Ecco quali sono.

I metodi infallibili per allenare la memoria

La memoria è come il corpo: perché sia sempre impeccabile va allenata quotidianamente (oppure comunque spesso).

Un recente studio pubblicato su Psychological Science in the Public Interest, ha dimostrato che alcuni degli esercizi ritenuti dai più infallibili, in realtà sono quasi del tutto inutili, oppure quantomeno non sono poi così tanto efficaci come sembra.

Tra le tecniche di apprendimento meno efficaci, infatti, compaiono la rilettura, la sottolineatura, l’abitudine a riassumere tutto. Leggermente più utili sono l’utilizzo di parole chiave e immagini da associare a sostantivi e verbi, l’auto-spiegazione (che consiste nell’associare le informazioni nuove a quelle già note), la cosiddetta interrogazione elaborativa (che altro non è che la spiegazione del motivo per cui un concetto è vero). 

A essere davvero efficaci, invece, sono tre pratiche che renderanno la tua memoria praticamente infallibile. Ecco quali sono.

Le tre pratiche migliori

Esistono tre tecniche infallibili per allenare la memoria. La prima consiste nel mischiare diversi metodi di apprendimento, senza concentrarsi su uno alla volta. Siamo abituati a procedere per step, è vero: anche a scuola, all’università e sul lavoro gli insegnanti e i capi tendono a puntare su un argomento alla volta, ma non sempre è utile.

Possiamo fare un esempio pratico per capire meglio il concetto: se stai imparando a suonare la chitarra, la soluzione per accelerare l’apprendimento potrebbe essere quella di mescolare all’interno della stessa sessione gli accordi, gli arpeggi e così via anziché alternare varie lezioni comprendenti un solo tema alla volta.

Questo metodo, infatti, fa sì che il tuo cervello impari a distinguere i concetti e le abilità, quindi ti consente di capire davvero a fondo quello che stai facendo e di non fermarti alla superficie.

Come allenare la memoria
I trucchi per allenare la propria memoria – ffwebmagazine.it

Basti pensare che uno studio ha dimostrato che, nell’arco di tre mesi, gli studenti della seconda media che hanno usato questa tecnica sono riusciti a ottenere un punteggio superiore del 25% rispetto a quelli che avevano studiato utilizzando metodi standard. E non solo, perché gli stessi studenti, trenta giorni dopo la fine dell’esperimento, hanno ottenuto un punteggio migliore del 76% rispetto ai loro compagni, segno che questo metodo è utile anche nel lungo periodo.

Il secondo metodo è quello che potremmo definire la “pratica distribuita”, che consiste cioè nel non ridursi all’ultimo minuto – sia nello studio che nel lavoro – ma nell’imparare a distribuire il lavoro nel tempo, allontanandosi per qualche ora (ma anche per un giorno intero) da ciò che si sta facendo e riprendendolo poi con calma a mente fresca.

Il segreto, quindi, è separare le sessioni, così da sfruttare il potere del recupero della fase di studio. Un altro studio pubblicato su Psychological Science ha dimostrato invece che le persone che studiavano prima di andare a letto, dormivano e riprendevano il mattino successivo, trascorrendo meno tempo a studiare avevano comunque un rendimento superiore del 50%.

Il terzo e ultimo modo, invece, consiste nel fare un auto-test. Preparare un test quindi, ovviamente autoprodotto, consente di misurarsi comunque con una sorta di esame, senza però lo stress di conoscere il risultato, ma in questo modo consente al cervello di memorizzare meglio soprattutto le risposte errate.

Uno studio pubblicato su Psychology of Learning and Motivation ha dimostrato che gli auto-test permettono di colmare le proprie lacune, di apprendere al meglio, di organizzare le idee, di applicare le proprie conoscenze a nuove situazioni, di recuperare facilmente le informazioni studiate ma non testate e di non dimenticare quello che hai appreso prima.

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