10 giorni che non esistono sul calendario: la loro storia è sbalorditiva | Svaniti nel nulla

Pochi sanno che secoli fa accadde qualcosa di incredibile: 10 giorni vennero eliminati dal calendario. Ecco per quale motivo e come avvenne il cambiamento

Per comprendere le ragioni di questa stranezza legata al calendario e approfondire quello che gli storici chiamano “il pasticcio dei dieci giorni“, bisogna tornare al 1582. Fu allora che dieci giorni vennero cassati di netto dal calendario. Ma per quale motivo si prese questa decisione?

La riforma che eliminò 10 giorni dal calendario: come avvenne
Una storia assurda: l’anno in cui 10 giorni sparirono dal calendario – ffwebmagazine.it

Il grande papa Gregorio XIII, con la bolla Inter gravissimas, ordinò una riforma del calendario. Ancora oggi, il calendario usato da moltissime nazioni è detto appunto “calendario gregoriano” in onore di quel pontefice. Fino ad allora, cioè prima di Gregorio, per più di millecinquecento anni, si era rispettato il calendario giuliano, introdotto da Giulio Cesare. A un certo punto, però, fu necessario cambiare. A quanto pare, il calendario giuliano non funzionava più come previsto!

Inizialmente il calendario riformato da Gregorio trovò rispetto solo in alcuni Paesi, i più cattolici d’Europa occidentale: gli Stati italiani, il Regno di Francia, l’Impero Spagnolo, il Regno di Portogallo, la Polonia, i Paesi Bassi. Gli Stati protestanti, come la Germania, la Svezia e l’Inghilterra, lo adottarono molti anni dopo. Mentre i Paesi dell’Est, come la Grecia e la Russia continuarono a seguire il calendario giuliano per secoli. Ed ecco perché ancora oggi il Natale ortodosso cade in una data diversa rispetto a quello cattolico.

I 10 giorni perduti del calendario: le prime conseguenze dell’introduzione del calendario gregoriano

I matematici sapevano ormai da secoli che il calendario giuliano non era un calendario perfetto. Secondo quel sistema erano bisestili gli anni la cui numerazione è multipla di 4. L’anno giuliano medio durava quindi 365 giorni e 6 ore. Cioè la media di tre anni di 365 giorni e uno di 366. Questa durata, com’è facile notare, non corrisponde però esattamente a quella dell’anno solare medio, che si ricava dalle osservazioni astronomiche. Già dai tempi antichi si sapeva che l’anno solare dura 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Ed ecco il problema: l’anno solare era più corto di 11 minuti e 14 secondi rispetto all’anno giuliano.

10 giorni svaniti nel nulla
Gregorio XIII, il pontefice che cancellò 10 giorni dal calendario – (Foto Instagram @Louvre) – ffwebmagazine.it

Di conseguenza, già si sapeva che il calendario giuliano accumulava circa un giorno di ritardo ogni 128 anni rispetto al trascorrere delle stagioni. Di fatto inserire 32 anni bisestili in 128 anni, cioè 32 volte il 29 febbraio ogni 128 anni, anziché farlo soltanto 31 volte, rallentava troppo il calendario! E infatti la Pasqua stava slittando sempre più in avanti. Nel primo anno del pontificato di Gregorio XIII si celebrava alla fine della primavera.

C’era dunque un grave errore cui rimediare. Si era accumulato un ritardo di almeno dieci giorni nei secoli. E ora quei dieci giorni di ritardo avrebbero portato la data della Pasqua in estate. Il calendario gregoriano entrò in vigore il giorno dopo la pubblicazione della bolla papale: a giovedì 4 ottobre (del calendario giuliano) seguì venerdì 15 ottobre (di quello gregoriano). 10 giorni erano spariti nel nulla!

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