Russare è una problematica molto comune anche tra persone giovani. Vediamo insieme gli alimenti migliori per risolvere il problema.
Russare è un problema non solo per chi ne è affetto ma anche per chi condivide lo stesso letto. Non a caso ha portato diverse coppie al divorzio. Pochi lo sanno ma, a volte, basta aggiustare un po’ l’alimentazione e il problema scompare da solo. In questo articolo vi spieghiamo cosa è meglio mangiare e cosa è meglio evitare per smettere di russare.
Russare non è solo fastidioso. Si tratta di un problema che, a volte, indica la presenza di disturbi più seri e più gravi. Infatti il russamento è collegato a disturbi della respirazione e apnee notturne: tutte problematiche da non sottovalutare. Non solo. Russare compromette la qualità del sonno e altera la corretta alternanza tra sonno e veglia. Peggiora lo stile di vita ma, soprattutto, chi russa rischia di avere apnee ostruttive che sono parecchio pericolose.
A tutto ciò bisogna aggiungere il rischio di deteriorare il rapporto con il proprio partner o con i propri amici: nessuno vuole condividere la stessa stanza con un soggetto che russa perché rende impossibile dormire. Talvolta le coppie arrivano a non condividere più il letto a causa di questo disturbo del sonno. Prima di ricorrere a farmaci o terapie è necessario sapere che anche ciò che mangiamo influisce moltissimo sul russare. Alcuni cibi possono peggiorare la situazione.
Ecco cosa mangiare per smettere di russare
La maggior parte delle persone che russano, sono soggetti in sovrappeso. Il sovrappeso, infatti, incide molto sulla respirazione e, dunque, sul sonno. Pertanto la prima regola per smettere di russare è tornare del proprio peso forma. Esistono alimenti che possono aiutare risolvere il problema e altri che lo peggiorano. Vediamo insieme, dunque, cosa mangiare e cosa no per tornare a dormire sereni.
Per smettere di russare o, almeno, migliorare il problema, è importante che la dieta sia leggera. In particolare il pasto serale deve essere molto modesto e non deve superare il 30% dell’introito calorico di tutta la giornata. Ad esempio: se in tutto il giorno introducete 2000 calorie, la cena non dovrà superare le 600.
Sono da prediligere cibi facilmente digeribili come il petto di pollo, i pesci magri, le verdure e i formaggi magri come ricotta o fiocchi di latte. Un esempio di cena adeguata potrebbe consistere in 200 grammi di petto di pollo alla griglia, insalata con pomodori condita con 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva e due fette di pane. Evitare di consumare a cena pasta, pizza, patate, cibi grassi, formaggi stagionati, carni rosse, pesci grassi, fritti, salumi e insaccati. Evitare anche gli alcolici. A cena meglio evitare anche tutti quegli alimenti che allungano lo svuotamento dello stomaco e causano reflusso gastrico. Meglio lasciare a pranzo anche i legumi: essendo molto ricchi di fibre richiedono parecchio tempo per essere digeriti.
