Avete mai sentito parlare delle piante succulente? Non bisogna confonderle con le piante grasse e c’è un motivo perché sono molto amate.
Le piante rappresentano sicuramente una passione per tante persone, ma la maggior parte di queste lo fanno semplicemente come passatempo per adornare la propria abitazione con fiori ornamentali piuttosto che esprimere una vera e propria passione per la botanica; chiaramente non c’è nulla di male e ognuno può fare quello che meglio ritiene più opportuno, ma è indubbio che esistono tantissime piante di cui si ignora completamente l’esistenza o alle quali non sempre viene data la giusta attenzione: tra queste ci sono le cosiddette piante succulente.
Il termine “pianta succulenta” è qualcosa di molto noto a chi studia gli esseri viventi botanici, ma può confondere chi non conosce questo mondo: nonostante l’aggettivo possa darci l’idea di qualcosa di buono da mangiare, non è proprio un’idea brillante ingerire questi vegetali, ma il loro nome deriva semplicemente dal fatto che all’interno delle loro foglie conservano una riserva di succo nutriente (che in realtà è acqua) per sopravvivere più facilmente in ambienti molto aridi, come ad esempio i deserti.
La descrizione potrà farvi venire in mente quelle che comunemente vengono chiamate piante grasse, ma questa è una dicitura formalmente e concettualmente sbagliata: infatti questi vegetali non posseggono tessuto adiposo come gli animali e dunque una riserva di grasso, ma come abbiamo detto una riserva succosa ed è per questo motivo che è più corretto definirle “succulente”. Forse qualcuno ha ritenuto che questo termine fosse poco appropriato, modificandolo in “grasse”, nonostante non sia quello corretto. Infatti, tale dicitura viene usata in modo popolare e soltanto per catalogarle esteticamente, mentre quella botanicamente corretta è appunto, succulenta.
Le piante succulente più diffuse: facili da coltivare e non hanno bisogno di troppe cure
Le piante succulente sono piante molto adatte a chi ha il cosiddetto “pollice nero”: questo perché, essendo vegetali abituati a sopravvivere in ambienti aridi, non hanno bisogno di troppe cure e soprattutto non hanno bisogno di essere irrigate in maniera frequente; dunque sono perfette anche per chi magari non sta troppo tempo in casa o in generale non ha troppo tempo per prendersi cura delle piante, ma allo stesso tempo vuole adornare il proprio balcone, terrazza o giardino.
La Ceropegia woodii è una delle piante succulente più apprezzate dato che, come detto, non ha bisogno di essere innaffiata frequentemente e ha bisogno solamente di costante illuminazione: la sua particolarità è data dalla forma delle sue foglie che ricordano quella di un cuore; la Tradescantia nanouk non deve essere irrigata frequentemente e nemmeno esposta troppo tempo al sole, al massimo si può umidificare con dell’acqua nebulizzata se si notano delle imperfezioni sulle foglie e infine la Stapelia dismentiana che è perfetta anche per decorare gli ambienti dato che produce degli affascinanti fiori rossi.