Le allergie d’autunno di moltiplicano a causa dei cambiamenti climatici. Scopriamo come difenderci dalla cosiddetta “stagione nera”.

È scoppiata la cosiddetta “stagione nera” delle allergie d’autunno. Scopriamo insieme di cosa si tratta e come fare per difendersi.
Solitamente si parla di allergie nel periodo primaverile. Si stima che nove milioni di italiani soffrano di questa patologia e durante l’estate FederAsma e Allergie Onlus hanno organizzato la campagna “Un Respiro di salute” per sensibilizzare tutte le persone e fornire gli adeguati strumenti di cura e prevenzioni.
Le allergie respiratorie provocano asma e riniti e possono diventare invalidanti. Il periodo della primavera con i suoi pollini è quello che dà inizio a starnuti, pruriti e affaticamento nella respirazione, purtroppo però negli ultimi anni le cose sono cambiate. La stagione delle allergie anticipa fino ad un mese prima il suo arrivo e posticipa di 40 giorni la sua fine. Questo è dovuto al cambiamento climatico con il surriscaldamento globale della terra.
In autunno pertanto avremo gli strascichi delle allergie tipiche primaverile e contemporaneamente l’inizio di quelle autunnali, ecco perché viene definita la “stagione nera“. Ci sono molte misure ad adottare e alcune abitudini nocive da evitare assolutamente, scopriamo di più.
Come difendersi dalle allergie d’autunno

Gli esperti allergologhi avvertono che l’autunno potrebbe essere un periodo nero per tutte le persone già predisposti alle allergie. Con le prime piogge e l’accensione dei termosifoni, la casa potrebbe trasformarsi in un nido per muffe e acari.
L’allergia a muffe e acari è molto più comune di quanto si pensi e occorre fare molta attenzioni ai primi sintomi come prurito a naso e occhi, starnuti, bolle e pruriti sulla pelle. Per prima cosa occorre dimenticarsi di tenere chiusi gli infissi per ore ed ore: l’areazione continua è fondamentale.
In secondo luogo, non potremo evitare di igienizzare tappeti e cuscini, perché si tratta dei luoghi migliori dove si annidano i piccoli insetti. Da ultimo, dimentichiamoci di ricorrere immediatamente alle medicine senza una diagnosi precisa. No al fai da te insomma, ma occorre rivolgersi agli specialisti per ricevere consigli e cure adeguate.