Dopo il calo del prezzo all’ingrosso arriva il rincaro delle bollette, e tutto a causa del taglio dei sussidi. A maggio le famiglie italiane potrebbero avere amarissime sorprese
Il costo del gas all’ingrosso è sceso, ma per i consumatori il vantaggio ha avuto vita breve. Appena gli italiani hanno cominciato a beneficiare del calo sulle bollette ecco che è tornato il rincaro. Nonostante il prezzo più basso del gas, infatti, le bollette sul mercato tutelato sono già salite del 22,4%. Il motivo è semplice: il Governo ha tagliato tutti i sussidi. Lo aveva già anticipato Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente).
Proprio in ragione della diminuzione dei prezzi, il Governo Meloni ha deciso di tagliare tutti i sussidi e gli aiuti per contenere il prezzo dell’energia in bolletta. Così, mentre il prezzo del gas all’ingrosso è sceso del 3% le bollette sono già salite e i consumatori non hanno avuto di fatto il tempo di abituarsi all’interruzione degli aiuti, concessi fino al primo trimestre del 2023.
Il rincaro riguarda soprattutto le bollette gas: con l’addio allo sconto gli italiani pagheranno molto di più. E a maggio si attende appunto un aumento del 22,4%. Le bollette del gas salgono per chi è ancora nel mercato tutelato: le tariffe per i consumi di aprile, e quindi nelle bollette di maggio, supereranno di più di venti punti percentuali il prezzo pagato il mese scorso. La riduzione della componente di sconto UG2 degli oneri generali è stata troppo precoce?
Bollette in rincaro a maggio: stop ai sussidi per le famiglie italiane
L’ultimo aggiornamento pubblicato da Arera getta luce sul prezzo in calo della materia prima del gas e dell’imprevisto aumento nel mercato tutelato applicato alla fatturazione dei consumi dello scorso mese di aprile. Come anticipato, la causa di questo aumento si lega principalmente alla riduzione totale delle agevolazioni previste dal Governo. Il taglio si farà sentire ancora di più a maggio di quanto si è fatto sentire finora. L’aumento complessivo per l’utente tipo, per i consumi del mese di aprile rispetto al mese precedente, è determinato da vari fattori.
Da una parte ci sono i cali: un leggero taglio della spesa per la materia gas naturale (– 3,1%) e uno sconto della tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura (– 4,0%). Il tutto controbilanciato dall’aumento degli oneri generali per la parte legata all’UG2, +29,5%. E così si arriva al +22,4% finale per la famiglia tipo.
Anche a fronte dell’aumento complessivo della bolletta per il mese di aprile, in termini di effetti finali, la spesa per il gas per la famiglia tipo nell’anno in corso (maggio 2022-aprile 2023) è di 1532,49 euro. Si registra quindi un -3,9% rispetto ai dodici mesi equivalenti dell’anno precedente (maggio 2021- aprile 2022).
La buona notizia è che questo aumento sarà percepito meno per via del costante discesa del prezzo del gas e poi perché arriva nel periodo dell’anno in cui i riscaldamenti sono ormai spenti. Una piccola consolazione. Fosse successo d’inverno sarebbe stato più complicato per tutti.
