Premio Pensione, se continui a lavorare: guadagnerai di più in busta paga

Il Governo ha deciso di istituire un vero e proprio premio per tutti coloro che, nonostante lʼetà idonea alla pensione, sceglieranno di lavorare fino ai settantasei anni.

Ecco come funziona il nuovo incentivo introdotto dal Governo dedicato a chi protrarrà la sua permanenza al lavoro oltre quota 103. Con il decreto del 21 marzo 2023 nasce dunque un bonus del 9,19% destinato a tutti i dipendenti del settore pubblico e di quello privato. Il decreto, pubblicato in Gazzetta ufficiale, informa che l’incentivo può essere erogato fino al raggiungimento del sessantasettesimo anno di età per permettere ai lavoratori di ottenere il versamento netto dei contributi previdenziali sulla retribuzione.

Un bonus corposo del 9,19% destinato a tutti i dipendenti del settore pubblico e di quello privato
Pensione: arriva un premio per chi la posticipa – ffwebmagazine.it

In pratica, chi opta per continuare a lavorare invece di andare in pensione otterrà un premio traducibile in un beneficio economico in busta paga. Il nuovo bonus è intitolato a Roberto Maroni e asseconda il progetto della maggioranza in tema pensioni: bloccare o ritardare l’uscita dal lavoro di chi ha già maturato il diritto a quota 103.

Il premio, infatti, sarà accessibile per tutti coloro che rimanderanno la pensione, così come ampiamente annunciato in campagna elettorale da Lega e FdI: la misura rientra tra quelle inserite nel testo della Legge di Bilancio 2023. In particolare dall’articolo 1, commi 286-287, disciplinato dal Decreto 21 aprile 2023 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Serie Generale n.110 del 12-05-2023.

Premio pensione: nasce il bonus Maroni dedicato a chi ritarda l’addio al lavoro

L’incentivo è in realtà simile a quello già attivo dal 2004 al 2007: il bonus garantisce un aumento di stipendio netto a coloro che posticipano l’uscita dal mondo del lavoro, ovvero un esonero contributivo che per il 2023 sarà del 9,19%. Lo sgravio contributivo ammonta quindi al 9,19% del totale dei contributi da versare, e la corrispondente somma dovuta a titolo di contribuzione a carico del lavoratore non sarà destinata all’ente di previdenza: confluirà invece nello stipendio netto del lavoratore. E questo è il motivo per cui si parla di premio, cioè di una retribuzione più alta.

Pensione: parte il bonus Maroni
Premio pensione: il Governo premia chi resta al lavoro – ffwebmagazine.it

Il riferimento a Maroni nasce dal fatto che l’ex ministro del welfare scomparso nel 2022 aveva ideato uno strumento simile, poi istituito nel 2004. Ma per il ritorno all’operatività di questo bonus il Governo ha previsto che le minori entrate contributive per le casse dell’INPS, pari in pratica al costo della misura, ammonteranno a 10,4 milioni di euro per il 2023. E poi a 21,8 milioni nel 2024.

Come anticipato il premio pensioni spetta ai lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato che, pur avendo maturato entro il 31 dicembre 2023 i requisiti per la pensione anticipata quota 103, ritardano per scelta la loro uscita dal mondo del lavoro, aspettando così di poter andare in pensione con il trattamento di vecchiaia ordinario. Cioè sessantasette anni e almeno venti anni di contributi.

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