Caso pandori – Chiara Ferragni: finalmente c’è la sentenza, ma per l’influencer sono in arrivo solo brutte notizie.
Come riportato dai principali giornali, siti e trasmissioni di gossip, negli ultimi mesi la nota imprenditrice digitale Chiara Ferragni si è trovata a vivere una serie di momenti davvero difficili. L’influencer è finita nel mirino dell’opinione pubblica – e non solo – per via di alcune vicende tutt’altro che felici, che l’hanno vista protagonista.
Tra queste rientrano senza dubbi la crisi e la separazione dal marito Fedez e il caso Balocco. A tal proposito, è finalmente arrivata la sentenza del Tribunale di Torino. Scopriamo subito che cosa ha stabilito il giudice piemontese e che cosa succederà adesso.
Chiara Ferragni, arriva la sentenza sui pandori: cosa ha stabilito il Tribunale di Torino
Secondo il Tribunale civile di Torino la vendita del ‘Pandoro PinkChristmas’, firmato Chiara Ferragni, è stata lanciata con messaggi ingannevoli. “Il Tribunale di Torino ha accolto il ricorso presentato da Codacons, Associazione Utenti dei Servizi Radiotelevisivi e Adusbef, accertando la pratica scorretta messa in atto dall’azienda Balocco sul caso del ‘Pandoro PinkChristmas’ griffato Ferragni, e l’ingannevolezza dei messaggi lanciati al pubblico sulla campagna di beneficenza associata alla vendita del prodotto”. Questo è quanto si legge in una nota ufficiale del Codacons.
Come ha spiegato l’Associazione, la sentenza aprirà la strada a tantissimi risarcimenti in favore dei consumatori che avevano acquistato il pandoro in questione ed andrà ad aggravare ulteriormente la posizione di Chiara Ferragni all’interno dell’indagine per truffa aggravata condotta dalla Procura di Milano.
Di fatto la sentenza mette in luce come “le modalità di pubblicizzazione e diffusione della pratica commerciale poste effettivamente in essere (anche) dalla società Balocco S.p.A. hanno lasciato intendere ai consumatori, contrariamente al vero, che, acquistando il ‘Pandoro PinkChristmas’, avrebbero contribuito direttamente e proporzionalmente al reperimento dei fondi utili al finanziamento in favore l’Ospedale Regina Margherita di Torino”.
Ad indurre i consumatori in inganno sarebbe stato anche il prezzo del ‘Pandoro PinkChristmas’, sensibilmente superiore al classico pandoro Balocco. Stando quindi al Tribunale di Torino non ci sarebbero dubbi: la pratica commerciale messa in campo in questa occasione sarebbe contraria alla diligenza professionale.
La sentenza, oltre ad essere stata emessa in primis a favore die consumatori, pone in secondo luogo le basi per una riflessione più ampia. Ovvero quanto sia complicato tracciare un confine fra sponsorizzazione fine a sé stessa e beneficienza. Questione su cui è quindi più che mai fondamentale vigilare con la massima attenzione.
