Posto pubblico: ecco i concorsi più ghiotti del 2023 | Assunti in meno di sei mesi

In tanti continuano a sognare un posto pubblico: l’impiego statale è un mito che neppure le nuove generazioni riescono ad abbandonare. Il 2023 sarà un anno prodigo di concorsi?

La buona notizia è che nel 2023 saranno banditi numerosi concorsi statali. Si tratta di reclutare migliaia di nuovi lavoratori nella pubblica amministrazione. A quanto pare si punta a portare a termine le assunzioni a tempo di record!

Assunzioni più veloci con i concorsi pubblici 2023
Concorsi pubblici 2023: tutte le novità – ffwebmagazine

Il Ministro per la pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, lavora a una nuova riforma dei concorsi pubblici. L’obiettivo è quello di poter rendere le procedure di assunzione più veloci e burocraticamente meno complicate. Si punta cioè a concludere le selezioni e assumere i vincitori entro sei mesi dalla pubblicazione del bando di concorso.

Ma 180 giorni sono davvero sufficienti per poter ottenere un posto pubblico? Il Ministro del Governo Meloni ha creato un gruppo di lavoro di esperti ad hoc per trovare una soluzione in grado di velocizzare le procedure concorsuali. C’è bisogno anche di un’ingente copertura economica per poter organizzare i nuovi bandi e renderli più funzionali.

L’Italia è da anni inchiodata al problema della mancanza di turnover nel pubblico impiego. E c’è poi il problema dello svecchiamento della macchina amministrativa. Tantissimi vincitori di concorso sono ancora “a spasso”, cioè senza un posto fisso. E oltre 150.000 le assunzioni nella pubblica amministrazione già programmate con i concorsi 2023. Bisogna allora rendere le assunzioni più veloci. E poi si deve far fronte alla reintroduzione della prova orale nell’iter delle selezioni pubbliche, temporaneamente eliminata durante l’emergenza da covid-19.

Posto pubblico fisso: i nuovi concorsi del 2023 da tenere d’occhio

La velocità del meccanismo di assunzione può essere ottenuta solo grazie alla completa digitalizzazione delle procedure concorsuali. Ma il Consiglio di Stato ha rilevato numerose criticità, quali per esempio il rischio che i sistemi possano incepparsi durante le prove portando così a un aumento dei ricorsi. Uno dei cavalli di battaglia di Zangrillo è poi quello del merito. Si vuol rendere la pubblica amministrazione sempre più simile a un’azienda, con i dirigenti pubblici chiamati a premiare i più produttivi.

posto pubblico concorsi
Posto pubblico i concorsi più ghiotti – (Foto Ansa) – ffwebmagazine

Tra i concorsi da segnalare non ancora scaduti per il 2023 c’è quello indetto dal Ministero della Cultura. Tremila assunzioni, con due bandi, uno per diplomati e l’altro per laureati (archeologi, architetti, bibliotecari, demoetnoantropogi, paleontologi, restauratori, storici dell’arte…). Ci sono poi i concorsi dell’Agenzia delle entrate per quasi quattromila posti autorizzati dalla Legge di Bilancio e circa cinquemila posti già programmati dall’ente. L’INPS bandirà concorsi con cui trovare settemila dipendenti, fra impiegati, funzionari e dirigenti.

Infine, ci sono i concorsi indetti dal Ministero della giustizia per oltre mille posti per personale amministrativo non dirigenziale da destinare all’Ufficio esecuzione penale esterna e funzionari giuridico-pedagogici e mediatori culturali.

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